ScienzAFirenze: l'effetto serra indagato dai nostri studenti

Rinnovato anche quest'anno l'appuntamento con ScienzAFirenze, convegno scientifico che per il 2023 ha scelto come tematica quella de “lo studio dell’aria e dei fenomeni atmosferici”.

Beatrice Ceci, Alessio Galli, Mattia Pizii e Gabriele Marini sono stati gli alunni che, concertati da un folto team di professori, hanno partecipato all'evento tenutosi in data 20 aprile a Firenze, presentando un elaborato scientifico sull’effetto serra, un fenomeno di cui si discute molto, recentemente legato alla sensibile tematica del riscaldamento globale.

Gli esperimenti sono stati condotti in ambienti ricreati all’interno di contenitori di vetro. L’obiettivo era di capire in che modo la temperatura ambientale fosse influenzata dalla presenza di gas serra (CO2 nello specifico), e dall’indice di albedo. L’indice di albedo fornisce una stima di quanto una superficie è riflettente o assorbente rispetto la radiazione solare incidente. Si è testato anche l’effetto combinato (cioè la misura delle variazioni di temperatura in presenza o meno di CO2 aggiuntiva con superfici molto riflettenti o molto assorbenti). Ne è risultato che la CO2 ha una azione che dipende fortemente dal sistema nel quale interagisce, cioè agisce innalzando la temperatura se si è in presenza di una superficie altamente assorbente, mentre non comporta innalzamento di temperatura se si è in presenza di superficie altamente riflettente. Tutto ciò, ha potenzialmente una spiegazione a livello di bilanci radiativi. Una superficie altamente assorbente, per mantenere l’equilibrio radiativo, deve riemettere la radiazione assorbita, e la banda di riemissione tipicamente è quasi tutta spostata nella regione dell’infrarosso. Nell’infrarosso si colloca una banda di assorbimento della CO2 che, nel caso di superficie molto assorbente, quindi, dispone di un cospicuo quantitativo di lunghezze d’onda da assorbire e riemettere a sua volta riscaldando, così, l’ambiente. Se la superficie è altamente riflettente, il corpo riemette molto meno energia nella regione dell’infrarosso per tanto la CO2 ha a disposizione un minor numero di lunghezze d’onda sulle quali intervenire. Tutto questo è stato compreso e sperimentato dai ragazzi del gruppo, che si sono dovuti confrontare anche con le difficoltà pratiche che l’apparato sperimentale presentava.

Le idee, le interpretazioni ipotizzate, le soluzioni alle difficoltà nascono da ambienti di confronto e discussioni fra studenti, componente docente e l'apporto prezioso dei ricercatori dott. A. Maurizi (CNR, Bologna) e dott. M. D’Isidoro (ENEA, Bologna). Un vero simposio che ha permesso ai ragazzi di esprimere le loro idee, verificare le loro ipotesi, interpretare risultati differenti dalle aspettative, approfondire tematiche e argomenti interdisciplinari, educazione civica compresa, sviluppare competenze trasversali, ed esperire il mondo della ricerca a tutto tondo.

L’esperienza, altamente formativa, ha visto gli studenti protagonisti, oggetto di molteplici complimenti elargiti dalla componente docente presente in sala e dalla direzione del convegno fiorentino.