Il saluto della Dirigente Scolastica - Prof.ssa Sabrina Vallesi

Ai docenti,

al D.S.G.A.,

al personale A.T.A.

ai genitori,

alle studentesse e agli studenti

del “Fazzini Mercantini”

 

Ha scritto il violinista e compositore Itzhak Perlman: «Non credo sia il direttore ad avere il reale potere. È l’orchestra ad averlo, ed ogni membro di essa capisce immediatamente se si sta solo battendo il tempo.»

Ho sempre pensato che a questo principio mi sarei ispirata dirigendo il “Fazzini Mercantini” ed ora che mi accingo a salutare questa preziosissima comunità scolastica, dopo sei anni di dirigenza, mi auguro che chi ho avuto la fortuna di incontrare non abbia percepito il solo “battere del tempo” ma abbia riconosciuto nelle scelte prese insieme, un’idea condivisa di scuola.

Tante sono le immagini che scorrono: le difficoltà di gestione in pandemia quando si cercava di turnare gli alunni in presenza e contemporaneamente si curava la didattica a distanza, l’attenzione prestata all’acquisto della strumentazione per il neonato laboratorio di grafica intitolato alla nostra Ines, le celebrazioni mercantiniane che mi hanno permesso di apprezzare la potenza del linguaggio teatrale a disposizione della narrazione dei nostri alunni, la preoccupazione di finalizzare al meglio i fondi PNRR come preziosissima risorsa, la gioia condivisa nella fase delle iscrizioni, per un Istituto che in sei anni ha avuto un incremento di circa 350 studenti nonostante il pesante calo demografico, fino all’inaugurazione dell’aula magna intitolata a Rita Levi Montalcini alla presenza della nipote Piera.

Su tutto però prevalgono i volti. A tutti, anche a chi è venuto a mancare, va un ringraziamento sentitissimo: uno staff premuroso che mi ha accolto e, con ironia e leggerezza, messo nella condizione di condividere anche le scelte più difficili, un gruppo docente di supporto che si è arricchito nel tempo e a cui devo la capacità di far entrare in sinergia le potenzialità immense di sette indirizzi diversi, liceali e tecnici, la serenità di portare a termine ogni sfida ma anche il capillare e costante supporto che genera forza e benessere.

Prevalgono i volti degli amministrativi e dei tecnici che, con gentilezza e senso di appartenenza mi hanno dato sicurezza anche quando scegliere la strada giusta, nella gestione amministrativa e contabile, appariva difficile.

Si palesano i volti dei collaboratori scolastici: attenti, premurosi, solerti, sorridenti.

Scorrono i volti dei genitori: tantissimi, ricevuti in presidenza per un consiglio, un confronto, la condivisione di scelte educative dopo avere messo a fuoco le criticità di un percorso formativo che faceva fatica a decollare. 

Prevalgono in assoluto i volti delle mie studentesse e dei miei studenti: è a loro che va il più sentito grazie perché, anche nei momenti di maggiore difficoltà, mi hanno permesso di dare senso al faticoso e, allo stesso tempo, galvanizzante, lavoro quotidiano. Ho sempre pensato che l’ufficio di presidenza potesse essere una sorta di camera di decompressione dove esercitare lo straordinario potere del dialogo, dell’ascolto, della relazione empatica, dove rinnovare un patto di corresponsabilità educativa quando le difficoltà sembravano prendere il sopravvento.

Sono volti, quelli delle ragazze e dei ragazzi che mi resteranno nel cuore: occhi vivaci che continueranno a splendere in un futuro luminoso, sguardi incerti di chi ha bisogno di essere aiutato a credere in se stesso e che troverà presto la propria strada.

Tanto ho ricevuto in questi sei anni anche dal contesto esterno con cui ogni giorno mi sono trovata con enorme soddisfazione a collaborare: il Presidente ed i tecnici della Provincia, i Sindaci e le amministrazioni comunali di Grottammare e Ripatransone, il Direttore generale e le professionalità degli uffici scolastici regionale e provinciale a cui debbo un costante ed imprescindibile confronto.

Sono certa che l’intera comunità del “Fazzini Mercantini” continuerà a garantire un progetto formativo qualificatissimo che, mi auguro, continui a basarsi sulla coesione come modello educativo.

I nostri ragazzi hanno bisogno di esempi di convivenza civile, di percepire il lavoro quotidiano per uno scopo comune, in un clima sereno.  Le situazioni complesse, e la scuola è un contesto molto articolato, si dipanano insieme con competenza, buon senso, disponibilità, quando ci si sente davvero parte di una comunità.

Ho sempre creduto in una scuola “democratica” ed inclusiva. Questo è un principio che auguro a tutti voi di continuare a difendere perché se in parte determina complessità, a lungo termine produce forza: i nostri ragazzi vivono in un contesto che li prepara ad inserirsi in ambiti multiformi e questa è la finalità di un vero percorso educativo e formativo.

Vi auguro ed auguro a me stessa per il mio prossimo incarico di dirigenza presso il “Caro Preziotti Licini” di Fermo di continuare ad usare “mente e cuore”, come scriveva Rita Levi Montalcini: ragione e passione ci permettono di realizzare ciò in cui crediamo. Dobbiamo continuare ad impegnarci ad offrire esempi di coerenza e di valore, contrastando il processo di anestetizzazione dilagante che rischia di condizionare i nostri giovani spegnendone lo spirito critico, evitando insomma di “battere solo il tempo” ma interpretando il presente per aiutare i nostri alunni a costruire un orizzonte di senso.

Rimarrete tutti nel mio cuore, continuerò a pensarvi nei luoghi bellissimi, quelli del “Fazzini” e quelli del “Mercantini” che insieme abbiamo contribuito a rendere più accoglienti.

Auguro a voi tutti un sereno e proficuo anno scolastico.

Con emozione, grazie.

 

Grottammare, agosto 2025

 

Sabrina Vallesi

Dirigente Scolastica del “Fazzini Mercantini”